Continuano le trattative tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione del prossimo Festival della musica italiana: arriva l’ultimatum tv di Stato per sbloccare la situazione.
Il Festival di Sanremo, evento clou della musica italiana conosciuto a livello internazionale, si trova oggi in una situazione senza precedenti. La storica collaborazione tra la Rai e il Comune di Sanremo è messa a dura prova da mesi di tensioni e negoziazioni fallite, portando alla luce una crisi che potrebbe cambiare per sempre il volto della kermesse.
La prima crepa in questa alleanza si è manifestata sette mesi fa quando il Tar della Liguria ha imposto una gara pubblica per l’assegnazione del Festival e dei marchi ad esso collegati, bollando come illegittimo l’affidamento diretto alla tv di stato. Da quel momento, le richieste avanzate dal comune ligure hanno solo acuito le divergenze: un aumento dell’1% sugli introiti pubblicitari – che nell’ultima edizione hanno superato i 60 milioni – un 30% extra sullo sfruttamento del marchio e l’organizzazione di altri quattro eventi legati al Festival.
Di fronte a queste condizioni, la Rai ha iniziato a valutare alternative drastiche per il futuro del Festival della Canzone Italiana. Tra le opzioni considerate vi è quella di trasformare Sanremo in un evento itinerante o addirittura spostarlo definitivamente in altre città italiane. Viareggio, Rimini, Torino, Milano e Napoli sono state contattate come possibili nuove sedi dell’evento.
Le dichiarazioni del sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi non fanno che confermare questa tendenza verso un cambiamento radicale: secondo Mazzi il Festival è destinato ad evolversi significativamente nel prossimo futuro.
Nonostante fino a poco tempo fa sembrasse certo che il Festival 2026 si sarebbe tenuto ancora a Sanremo, recentemente la situazione è precipitata. Il Sole 24 Ore riporta che Rai e Comune sono ormai vicini alla rottura definitiva: le trattative si sono interrotte senza esito positivo questa settimana.
Al centro delle controversie vi sarebbe la richiesta da parte del comune dell’1% sugli incassi pubblicitari del Festival – condizione ritenuta inaccettabile dalla Rai – oltre al desiderio del comune di rivendicare la titolarità sul marchio e sul format dell’evento. La risposta della Rai non si è fatta attendere: se non verrà raggiunto un accordo entro breve termine (con deadline fissata all’1 agosto), Viale Mazzini ha minacciato di organizzare per il 2026 una nuova versione dell’evento denominata “Festival della Canzone Rai“.
Nel frattempo emergono candidature da altre città italiane pronte ad accogliere l’iconico festival. Viareggio ha già confermato interlocuzioni con la Rai mentre altre località come Napoli, Torino e Rimini restano in attesa. Curiosamente sia Rimini sia Viareggio hanno ospitato le prime edizioni del festival negli anni ’40s rappresentando così un possibile ritorno alle origini per questo evento tanto amato dagli italiani.
In questo scenario incerto resta da vedere se sarà possibile trovare una soluzione conciliativa tra la Rai e il Comune di Sanremo o se effettivamente assisteremo a uno storico trasloco del Festival più celebre d’Italia.
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