Per la buona riuscita di una cena bisogna conoscere le cattive abitudini da eliminare per non creare un’atmosfera di imbarazzo.
Tra amici si possono anche commettere errori, una risata scaccerà la figuraccia e il pasto continuerà come prima. Quando la cena è più formale oppure tra parenti che si vedono poco nel corso dell’anno allora bisogna essere più accorti specialmente se si è il padrone di casa.
La prima regola per un buon padrone di casa è mettere a proprio agio gli ospiti. Il Galateo chiarisce con una serie di regole il comportamento da tenere quando si invita gente dal momento dell’accoglienza fino a quello dei saluti. Non appena l’ospite entra bisogna prendere cappotti e soprabiti per poi proporre un giro dell’abitazione (pulita e ordinata naturalmente) facendo vedere soprattutto dove si trova il bagno.
Mai rispondere alle eventuali critiche di ospiti maleducati con un attacco, il bravo padrone di casa sorvola (legandosela comunque al dito), le accetta per non turbare l’atmosfera della serata. Si può offrire un drink di benvenuto mentre si chiacchiera in attesa che passi il giusto lasso di tempo – 45 minuti circa – prima di far accomodare gli invitati al tavolo da pranzo. Il fine è far ambientare gli ospiti prima di mangiare.
Compito fondamentale dei padroni di casa è guidare la conversazione coinvolgendo tutti gli ospiti ed evitando di toccare argomenti spinosi. Niente imbarazzanti pause di silenzio né distrazioni al cellulare. Ai messaggi si risponderà successivamente. Arriviamo, ora, agli errori più frequenti commessi inconsapevolmente. Il primo è domandare “Ne vuoi un po’?”. All’ospite si offre, non si chiede. Il cibo va portato in tavola per poi lasciare che ognuno prenda ciò che vuole senza sentirsi obbligato.
Errore simile quello di chiedere “Ti è piaciuto?”. Cosa volete che possa rispondere un ospite educato? Sarà una domanda retorica dalla risposta ovvia anche se, forse, non sincera. Mette in difficoltà l’invitato, meglio non porla. Mai mettere in ordine sparecchiando la tavola quando gli ospiti sono ancora presenti. Questi si sentiranno obbligati ad aiutare, è inaccettabile.
Un altro errore è voler stupire i commensali con piatti elaborati dai sapori forti. Se non si conoscono i gusti degli invitati meglio restare su preparazioni semplici che possano piacere a tutti. Naturalmente bisognerà informarsi in anticipo di eventuali allergie e intolleranze. E se siete buoni padroni di casa dovete mettervi in testa che sarete quelli che mangeranno di meno. Mai togliere l’ultimo boccone o il pezzetto in più all’ospite.
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