Si avvicinano le Elezioni amministrative a Taormina e si intensificano le grandi manovre. Alle porte di Pasqua, la contesa è ancora alquanto bloccata da tanti (troppi) tatticismi e il quadro politico è ancora caratterizzato da tanti punti interrogativi. Ma in attesa delle candidature definitive, proviamo a fare il punto della situazione.
Senza affatto chiudere le porte a qualche altra new entry, i nomi in corsa nella sfida per la prima poltrona di Palazzo dei Giurati al momento sarebbero dieci: Eligio Giardina (sindaco in carica), Andrea Raneri (vicesindaco dimissionario), Antonio D’Aveni (attuale presidente del Consiglio comunale), Eddy Tronchet (candidato di “Taorminesi in Movimento), Pippo Perdichizzi (responsabile Noi con Salvini a Taormina), Mauro Passalacqua (ex sindaco), Mario Bolognari (ex sindaco), Salvo Cilona (assessore in carica), Mario D’Agostino (ex vicesindaco) e Pinuccio Composto (consigliere comunale).
In ordine rigorosamente sparso, vi diamo alcuni indizi sui movimenti in atto dei potenziali candidati a sindaco in uno scenario che, come detto, rimane in piena evoluzione. Ecco le indiscrezioni di queste ultime ore:
Uno di loro ha deciso che non si candiderà a sindaco e ha già scelto il candidato da sostenere.
Uno di loro si candiderà a sindaco ma non vorrebbe in lista ex amministratori e potrebbe fare un’eccezione solo per una donna.
Uno di loro si candiderà a sindaco ed è in pressing su due deputati per portare altri big sulle sue posizioni.
Uno di loro non si candiderà a sindaco e forse non sarà neppure in lista ma tratta un posto da assessore.
Uno di loro si candiderà a sindaco e potrebbe avere nella sua Giunta due donne e due ex candidati a sindaco.
Uno di loro non si candiderà a sindaco, rimarrà anche fuori dal Consiglio comunale ma potrebbe ritagliarsi un altro spazio importante.
Uno di loro attende le mosse di due consiglieri per l’investitura a candidato sindaco ma in alternativa valuterebbe un passo indietro per il ruolo di vicesindaco.
Uno di loro non si candida a sindaco e insieme ad alcuni consiglieri tratta l’accordo con altro candidato.
Uno di loro, a dispetto delle previsioni, si sta avvicinando alla candidatura a sindaco e ha incassato inattesa disponibilità alla nomination.
Uno di loro potrebbe rinunciare alla candidatura, vuole in alternativa la vicesindacatura ma potrebbe accontentarsi della presidenza del Consiglio comunale.