«Sulle mostre se verranno accertate delle responsabilità personali negli atti formalizzati dal Comune, chi ha sbagliato dovrà pagare e risarcire il danno di tasca propria. Non può e non deve più essere il Comune, e quindi il cittadino taorminese, a rispondere di ulteriori contenziosi». La dura presa di posizione arriva dal vicepresidente del Consiglio comunale, Vittorio Sabato, che interviene sulla querelle rovente delle mostre a Palazzo Corvaja. La questione, come ormai è noto, riguarda i riflessi esplosivi che potrebbe arrivare la contesa sul palazzo concesso dal Comune nel medesimo periodo a due società diverse per due mostre differenti. L’ente locale rischia di dover risarcire la Beni Culturali Srl organizzatrice della mostra Unescosites (in corso a Palazzo Corvaja), che ha già fatto un ricorso al Tar e ha presentato delle denunce nei confronti del Comune, ed alle vie legali si sta avviando anche la Bicubo Srl organizzatrice della mostra multimediale su Van Gogh (anch’essa prevista a Palazzo Corvaja e rinviata per la querelle in atto in questo momento).
Accertare le responsabilità. «Il gruppo “Diventerà Bellissima” – afferma Sabato – porterà in Consiglio comunale la discussione su questa incredibile vicenda delle due mostre di Palazzo Corvaja, in cui apprendiamo che due società sono pronte a fare contenzioso al Comune. Se in questo Comune qualcuno ha sbagliato, negli uffici comunali o nella politica, allora dovrà pagare di tasca propria. Mi farò garante nella difesa del Comune su questi contenziosi e chiederò alla segretaria generale del Comune di appurare se sussistono delle responsabilità personali e di trasmettere gli atti alla Corte dei Conti al fine di verificare se qualcuno ha sbagliato e se quindi tale negligenza ha perciò creato le condizioni per arrecare un danno erariale all’ente locale. Non possono essere ancora una volta i cittadini di Taormina a pagare di tasca loro quella che la segretaria, dott.ssa Rossana Carrubba, ha definito in modo molto chiaro proprio “una grave negligenza nell’azione amministrativa”».
Il lodo Impregilo. «È una vicenda inaccettabile – conclude Sabato – che sta facendo un danno all’immagine della città e rischia ora soprattutto di arrecare un danno economico al Comune. Il contenzioso è stato la “disgrazia” del Comune di Taormina negli ultimi 30 anni e ancora ricordiamo la vicenda del lodo Impregilo. Il Comune di Taormina ha dovuto fare un piano di riequilibrio per ripianare i conti e un debito di 20 milioni su problematiche che potevano e dovevano essere evitate. Sarò inflessibile su una questione che riguarda l’interesse pubblico e di cui andrà investito tutto il Consiglio comunale, senza distinzioni tra maggioranze e minoranze».